Francesco Ricci e il "Fatto di sangue", una serata su due ruote




VENERDI 20 GENNAIO 2017
FRANCESCO RICCI presenta FATTO DI SANGUE

Francesco Ricci è un appassionato di bicicletta: la segue in TV e di persona, la pratica in compagnia di amici e la sa raccontare anche a chi non la usa così spesso. Ama questo sport e lo si vede da come ne parla: ha raccontato aneddoti, si è confrontato con vecchie glorie del ciclismo e ha rispolverato il suo passato da “futurista”. La serata trascorsa con lui è letteralmente volata!
C’è stato però anche del tempo per i suoi consigli di lettura:

“Cinque meditazioni sulla bellezza” di Francois Cheng
Studioso di origine cinese, Cheng è considerato un acuto mediatore culturale tra Cina ed Europa ma il suo merito è quello di aver arricchito la filosofia occidentale con elementi orientali. Essendosi confrontato con la bellezza del Monte Lu, nella sua provincia natale, ma anche con il massacro di Nanchino da parte dell’armata giapponese, Cheng riflette sulle questioni esistenziali che lo tormentano. Meditare sulla bellezza fa bene in un mondo in rovina.

“L’ora dei gentiluomini” di Don Wislow
Un romanzo che Francesco definisce “di evasione". Si parla di surf, di onde, della California del Sud. Il protagonista, Boone Daniels, vive per il surf e la sua crew è la sua famiglia. Ma uno di loro viene ucciso e Boone difenderà l’unico sospettato, attirandosi le ire di quelli che considerava fratelli. In ballo non c’è solo un omicidio, ci sono l’avidità e la corruzione che inquinano San Diego. Boone dovrà affrontare onde che non ha mai affrontato e, questa volta, dovrà farlo da solo.

“La via di Schenèr” di Matteo Melchiorre
Matteo Melchiorre è uno storico recalcitrante e in questo libro racconta un angolo delle Dolomiti, una strada fra le montagne, un mondo di confine tra gli abitanti di Feltre e quelli di Primero, uniti e separati da un passo. Una “gola stupenda” per alcuni e per altri un "orrido abisso”, un confine e un transito allo stesso tempo, un luogo fortificato ma anche un cordone ombelicale. Il desiderio di conoscenza ma anche la sensibilità e l’immaginazione vengono soddisfate in questo romanzo. E’ la narrazione di un viaggio a piedi, tra passato e presente, che rimane nella memoria.

“Strane lealtà” di William McIlvanney
Ultimo libro della trilogia delle indagini di Laidlaw, il detective-filosofo che ha reso celebre McIlvanney.
La vita si accanisce su Jack Laidlaw: il suo matrimonio è in pezzi, il lavoro traballa e suo fratello muore in un incidente stradale. Il detective si trova così ad indagare sulla morte del fratello scoprendo problemi di alcool, episodi violenti e un misterioso uomo dal cappotto verde. Un passato pieno di verità sconvolgenti sarà la palude in cui dovrà nuotare Laidlaw, cercando di stare a galla.

“Metà di un sole giallo” di Ngozi Adichie Chimamanda
Dulcis in fundo una donna, Ngozi Adichie Chimamanda, nota per il suo discorso “Dovremmo essere tutti femministi” del 2013, campionato da Beyoncé nella canzone Flawless.
Metà di un sole giallo è la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l'arma del sarcasmo; l'Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l'Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall'uomo di Kainene, Richard. Tutti questi mondi, con il loro bagaglio di felicità e dolore, di generosità e crudeltà, di amore e gelosia, vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d'indipendenza dalla Nigeria della Repubblica del Biafra sfocia in una tragica guerra civile.